[Aiuto] Riassunto "Usi e costumi dei Tartari" - Marco Polo
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[Aiuto] Riassunto "Usi e costumi dei Tartari" - Marco Polo
Mi potete dare il link o direttamente il riassunto del testo sopracitato?
Grazie mille a chi mi aiuta!
P.S. Lo devo fare per Lunedi! Quindi...
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Re: [Aiuto] Riassunto "Usi e costumi dei Tartari" - Marco Polo
Marco Polo: Usi e costumi dei tartari
Nel libro il Milione di Marco Polo vi è un paragrafo in cui si narrano
gli usi e i costumi dei Tartari. La narrazione inizia con una
ricostruzione storica della successione dei sovrani tartari, affermando
che l’attuale sovrano Coblam Kane come il più potente e il più
illustre.
Segue una tradizione che vuole che i sovrani morti della famiglia Cani
siano sepolti sotto una montagna grande detta Alcai a nord del deserto
del Gobi. Inoltre quando si era lontani circa undici giornate di cammino
da questa montagna e si stava portando un sovrano morto per seporlo,
tutti coloro che si incontravano venivano uccisi, anche i cavalli, in
modo che potessero servire al meglio il loro sovrano nell’altro mondo.
Continua la narrazione esponendo i luoghi nei quali egli vivono.
D’inverno stavano in luoghi pianeggianti dove c’era erba per e loro
bestie e buoni pascoli per l’allevamento, d’estate invece cercavano
luoghi freschi in montagna o in valle dove c’è tanta acqua e molti
pascoli. Vivono in capanne circolari fatte da loro in legno, poiché
sono sostenute da dei bastoni di legno, e sul soffitto sono coperte da
pelli di animali. Sono delle sorte di case trasportabili poiché sono
facilmente smontabili , e ciò indica che erano una popolazione nomade o
semi-nomade. L’entrata delle case era sempre rivolta verso mezzogiorno
quando venivano rimontate. Essi avevano delle carette anch’esse
ricoperte da alcune pelli di animali per proteggerle e tenerle coperte
dalle intemperie e dall’acqua. Venivano trainate dai buoi e dai cammelli
e sopra ci trasportavano i figli e le mogli. Da questo appunto il
racconto incomincia a parlare degli uomini e delle donne mongoli. Le
mogli fanno tutto ciò che può essere utile ai loro mariti e non chiedono
nulla in cambio e gli uomini non sanno fare altro che andare a caccia
di uccelli e di carne, oltre che a combattere. Essi vivono di carne,
latte e guerra. Il latte si può avere dalle vacche ma ritengono molto
più prelibato quello di asina, che pensavano avesse anche delle doti
miracolose.
Un tartaro non toccherebbe mai la moglie di un altro,
poiché è considerato un atto malvagio e di villania. Ognuno però può
prendere quante mogli vuole fino a un numero di cento e finché riesce a
mantenerle. Gli uomini possono prendere come mogli anche le parenti
della prima moglie tranne la madre e ritengono la prima moglie come la
più veritiera.
Il loro dio si chiama Natigai, lo ritengono un Dio terreno che li
protegge e protegge la loro prole, il loro bestiame e la loro
alimentazione, ognuno lo tiene in casa. I Tartari applicano una sorte di
rituale per onorare Natigai dove bagnano le labbra dei figli e delle
mogli con un olio particolare gli fanno mangiare carne grassa e bevono
si latte di asina che latte di cavalla.
Indossano inoltre delle vesti d’oro e di
seta oppure costituite da pelli pregiate. Sono uomini coraggiosi, che si
abituano presto a condizioni estreme poiché in vita effettuano un
allenamento particolare. Si esiliano infatti per un mese senza mangiare
alcun cibo ma si nutrono unicamente di latte d’asina e di carne delle
loro cacciagioni. Con lor andrà anche il loro cavallo, che rimane sempre
molto fedele e vivrà unicamente d’erbe senza orzo e paglia. I tartari
sono di quelle persone che più cercano il male e meno vogliono cose per
il loro sostentamento, e per questo sono ottimi combattenti, adatti a
conquistare terre e regnami.
Sono molto abili nell’arte della guerra e hanno un particolare sistema
d’attacco in battaglia, dove colui che conduce in guerra porta con sé un
determinato numero di uomini, senza far sparpagliare l’esercito, e li
pone ai lati, dinanzi e posteriormente, in modo da essere protetto e
manda un’altra porzione di uomini in avanscoperta. Con questa fazione il
cosiddetto “oste” effettua veloci azioni di razzia nei confronti del
nemico, distruggendo e rubando ciò che può. Inoltre i Tartari, quando
vanno in posti lontani a fare la guerra, portano con se del latte e
una pentole dove cuocere la carne, oltre a una tenda che utilizzano
quando si devono riparare dalle intemperie e dalla pioggia.
Inoltre a volte utilizzano il fuoco per rendere il
latte condensato in modo che duri di più. Ma quando c’è bisogno,
riescono anche stare a digiuno per molto tempo e a cavalcare
ininterrottamente per giorni quando finiscono ogni provvista tagliano le
vene dei loro cavalli e bevono il loro sangue per nutrirsi.
Se ti va bene ringrazio e ringrazia Jhonny Phoenix di answer ^^
Re: [Aiuto] Riassunto "Usi e costumi dei Tartari" - Marco Polo
Discendente da una famiglia originaria di SEBENICO, venuta a Venezia agli inizi dell’anno Mille, il giovane Marco nacque nel 1254; la data probabile della sua morte si deve porre fra il 1324 e il 1325.
· Nel 1260 due mercanti veneziani, Matteo e Niccolò Polo, partirono da Costantinopoli , dove possedevano magazzini e depositi di merce, verso le regioni interne dell’Asia in cerca di spezie e di merci preziose.
· Dopo aver attraversato tutta l’Asia centrale, in quel tempo dominata dai tartari, giunsero nel 1264 a CAMBALUC ( l’odierna PECHINO) alla corte di Cublai Kan, signore di tutti i Tartari.
· Erano i primi bianchi che si vedevano in quelle terre lontane. Cublai Kan accolse i due veneziani con grande cortesia e li interrogò sulle usanze dell’Europa, interessandosi particolarmente alla loro religione.
· Tre anni dopo (1267) ripartirono per l’Italia con un messaggio per il Papa. Il messaggio conteneva la richiesta di mandare alcuni monaci che avrebbero dovuto convertire il suo popolo al Cristianesimo. Il viaggio di ritorno fu molto più facile perché l’Imperatore aveva consegnato ai Polo una tavoletta d’oro in cui c’era scritto che tutti dovevano aiutarli per facilitare la loro marcia.
· Dopo tre anni giunsero finalmente a Venezia.
· Nel 1272 erano di nuovo in viaggio verso l’Est. Avevano una lettera del Papa ed erano accompagnati da due monaci e dal giovane Marco, figlio di Niccolò. Marco aveva solo 17 anni. Ben presto i due monaci stremati dalle difficoltà del viaggio furono costretti a tornare indietro. I tre coraggiosi veneziani proseguirono da soli e, dopo un lungo ed avventuroso viaggio, giunsero di nuovo alla corte di Cublai Kan.
· Tornarono a Venezia dopo 23 anni, nel 1295.
·
ª Dopo due anni Marco si imbarcava di nuovo, ma questa volta come combattente della Repubblica di Venezia contro Genova. Fatto prigioniero nella battaglia navale di CURZOLA, venne condotto a Genova e richiuso nelle carceri di quella città
ª In prigione Marco Polo dettò le avventure della sua vita a Rustichello da Pisa, suo compagno di cella e letterato. Costui , appena fu liberato, fece pubblicare il libro dove sono narrate le avventure che gli aveva raccontato il Veneziano. Il libro chiamato con lo stesso soprannome di Marco Polo “ MILIONE”, venne letto con estremo interesse: per molti fu il solo che narrasse di quelle terre lontane.
ª Marco, liberato dopo un anno di prigionia, ritornò a Venezia dove morì nel 1324/25
VIAGGIO DI ANDATA
· Parte da Venezia via mare, sbarca a Costantinopoli (Turchia), prosegue per
· La PICCOLA ARMENIA : sul mare vi è la città di Laias ( Laiazzo) dove ci sono depositi di merci e spezie di mercanti di tutto il mondo.
· TURCOMANNIA: qui si fanno i più bei tappeti del mondo;
· Grande ARMENIA: sopra una grande montagna di questa regione, il monte Ararat si dice che sia stata trovata l’arca di Noè.
· IRAQ : Toris definita come la più bella città dell’Iraq ; vi si lavorano drappi con seta e oro; arrivano mercanti da ogni dove persino dall’India.
· PERSIA: in questo stato vi è la città di SAVA, dalla quale partirono i tre re Magi.
· AFGANISTAN
· CINA , fino a giungere a PECHINO ( Cambaluc)
In questa regione e in quasi tutte le terre dei Tartari si usano monete che sembrano di carta: sono fogli di seta speciale muniti del sigillo del Gran Kan. In alcune zone, però, si usano le conchiglie e in altre il sale, pressato in dischi pesanti mezza libbra circa. Visiterà pure la città di CHINSAI: in lingua cinese vuol dire “la città del cielo”, è la capitale dell’impero Mangi. Come Venezia è costruita sull’acqua; ha dodicimila ponti di pietra sotto la maggior parte dei quali potrebbe passare una nave. Ogni ponte è vigilato giorno e notte da sentinelle. Tutte le vie di questa città sono lastricate di pietra e mattoni.
ª Visiterà come ambasciatore numerose regioni ( Cipangu- Giappone : quest’isola è molto ricca di oro, il palazzo dell’imperatore è ricoperto di lastre d’oro ), varie regioni della Cina, il sud-est asiatico.
Fino ad iniziare il viaggio di ritorno, motivato dal fatto di dover accompagnare la figlia di Cublai Kan che andava sposa al figlio del re dei Persiani.
VIAGGIO DI RITORNO
ª Cina,
ª Penisola di Malacca ( Giava e Sumatra)
ª Seilan (Ceylon) : in questa isola ci sono molte pietre preziose, il re possiede il più grosso rubino mai visto.
ª India , Birmania : gli abitanti sono leali mercanti, non mangiano carne né bevono vino. Non uccidono nessun animale, nemmeno gli insetti. Vi è una setta che proibisce di mangiare frutta e verdura fresche perché considera viventi anche i vegetali.
ª E poi di nuovo in Persia, Iraq, Turchia ed infine giunge a Venezia
spero che ti sia d'aiuto fammi sapere se va bene
· Nel 1260 due mercanti veneziani, Matteo e Niccolò Polo, partirono da Costantinopoli , dove possedevano magazzini e depositi di merce, verso le regioni interne dell’Asia in cerca di spezie e di merci preziose.
· Dopo aver attraversato tutta l’Asia centrale, in quel tempo dominata dai tartari, giunsero nel 1264 a CAMBALUC ( l’odierna PECHINO) alla corte di Cublai Kan, signore di tutti i Tartari.
· Erano i primi bianchi che si vedevano in quelle terre lontane. Cublai Kan accolse i due veneziani con grande cortesia e li interrogò sulle usanze dell’Europa, interessandosi particolarmente alla loro religione.
· Tre anni dopo (1267) ripartirono per l’Italia con un messaggio per il Papa. Il messaggio conteneva la richiesta di mandare alcuni monaci che avrebbero dovuto convertire il suo popolo al Cristianesimo. Il viaggio di ritorno fu molto più facile perché l’Imperatore aveva consegnato ai Polo una tavoletta d’oro in cui c’era scritto che tutti dovevano aiutarli per facilitare la loro marcia.
· Dopo tre anni giunsero finalmente a Venezia.
· Nel 1272 erano di nuovo in viaggio verso l’Est. Avevano una lettera del Papa ed erano accompagnati da due monaci e dal giovane Marco, figlio di Niccolò. Marco aveva solo 17 anni. Ben presto i due monaci stremati dalle difficoltà del viaggio furono costretti a tornare indietro. I tre coraggiosi veneziani proseguirono da soli e, dopo un lungo ed avventuroso viaggio, giunsero di nuovo alla corte di Cublai Kan.
· Tornarono a Venezia dopo 23 anni, nel 1295.
·
ª Dopo due anni Marco si imbarcava di nuovo, ma questa volta come combattente della Repubblica di Venezia contro Genova. Fatto prigioniero nella battaglia navale di CURZOLA, venne condotto a Genova e richiuso nelle carceri di quella città
ª In prigione Marco Polo dettò le avventure della sua vita a Rustichello da Pisa, suo compagno di cella e letterato. Costui , appena fu liberato, fece pubblicare il libro dove sono narrate le avventure che gli aveva raccontato il Veneziano. Il libro chiamato con lo stesso soprannome di Marco Polo “ MILIONE”, venne letto con estremo interesse: per molti fu il solo che narrasse di quelle terre lontane.
ª Marco, liberato dopo un anno di prigionia, ritornò a Venezia dove morì nel 1324/25
VIAGGIO DI ANDATA
· Parte da Venezia via mare, sbarca a Costantinopoli (Turchia), prosegue per
· La PICCOLA ARMENIA : sul mare vi è la città di Laias ( Laiazzo) dove ci sono depositi di merci e spezie di mercanti di tutto il mondo.
· TURCOMANNIA: qui si fanno i più bei tappeti del mondo;
· Grande ARMENIA: sopra una grande montagna di questa regione, il monte Ararat si dice che sia stata trovata l’arca di Noè.
· IRAQ : Toris definita come la più bella città dell’Iraq ; vi si lavorano drappi con seta e oro; arrivano mercanti da ogni dove persino dall’India.
· PERSIA: in questo stato vi è la città di SAVA, dalla quale partirono i tre re Magi.
· AFGANISTAN
· CINA , fino a giungere a PECHINO ( Cambaluc)
In questa regione e in quasi tutte le terre dei Tartari si usano monete che sembrano di carta: sono fogli di seta speciale muniti del sigillo del Gran Kan. In alcune zone, però, si usano le conchiglie e in altre il sale, pressato in dischi pesanti mezza libbra circa. Visiterà pure la città di CHINSAI: in lingua cinese vuol dire “la città del cielo”, è la capitale dell’impero Mangi. Come Venezia è costruita sull’acqua; ha dodicimila ponti di pietra sotto la maggior parte dei quali potrebbe passare una nave. Ogni ponte è vigilato giorno e notte da sentinelle. Tutte le vie di questa città sono lastricate di pietra e mattoni.
ª Visiterà come ambasciatore numerose regioni ( Cipangu- Giappone : quest’isola è molto ricca di oro, il palazzo dell’imperatore è ricoperto di lastre d’oro ), varie regioni della Cina, il sud-est asiatico.
Fino ad iniziare il viaggio di ritorno, motivato dal fatto di dover accompagnare la figlia di Cublai Kan che andava sposa al figlio del re dei Persiani.
VIAGGIO DI RITORNO
ª Cina,
ª Penisola di Malacca ( Giava e Sumatra)
ª Seilan (Ceylon) : in questa isola ci sono molte pietre preziose, il re possiede il più grosso rubino mai visto.
ª India , Birmania : gli abitanti sono leali mercanti, non mangiano carne né bevono vino. Non uccidono nessun animale, nemmeno gli insetti. Vi è una setta che proibisce di mangiare frutta e verdura fresche perché considera viventi anche i vegetali.
ª E poi di nuovo in Persia, Iraq, Turchia ed infine giunge a Venezia
spero che ti sia d'aiuto fammi sapere se va bene
Giulio- Recluta
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Età : 24
Località : lecce
Re: [Aiuto] Riassunto "Usi e costumi dei Tartari" - Marco Polo
Chiudete (io qui non posso)
Ho fatto il riassunto del riassunto postato da Caos, grazie mille anche a te Giulio
Ho fatto il riassunto del riassunto postato da Caos, grazie mille anche a te Giulio
wall- Responsabile
- Messaggi : 362
Data d'iscrizione : 29.10.12
Età : 28
Re: [Aiuto] Riassunto "Usi e costumi dei Tartari" - Marco Polo
Grazie a te della Preferenza! ma il riassunto del riassunto che ci hai scritto????? il TITOLOOOOO ????? hahahahahaha comunque chiudo
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